Kola Boof, nota scrittrice afroamericana rapita da Osama Bin Laden e diventata una delle sue schiave sessuali, racconta nel suo nuovo libro quanto il terrorista fosse ossessionato da Whitney Houston (sicuramente prima che lei si riducesse così).
“Mi diceva che era la donna più bella che avesse mai visto. La desiderava da morire e, anche se diceva che la musica è male, parlava di partire per l’America un giorno e spendere tantissimi soldi per riuscire ad avere un incontro con lei.”
“Diceva che voleva regalare a Whitney un’enorme casa in un sobborgo di Khartoum. Ripeteva continuamente quanto era bella, quanto era carino il suo sorriso e quanto è musulmana in realtà, solo che le è stato fatto il lavaggio del cervello dalla cultura americana e dal marito, Bobby Brown, che Osama meditava di uccidere, parlandone come se fosse normale assassinare i mariti delle altre.”
Kola ha aggiunto: “Mi spiegò che, per possedere Whitney, avrebbe potuto non rispettare la sua regola del colore e farla diventare una delle sue mogli.”
Il gennaio 27th, 2014 alle 11:50
robe da pazzi… se la toccava, lo ammazzavo prima io