Taylor Swift ci regala vibrazioni primaverili sulla cover di aprile di Elle UK.
La cantante ha posato con addosso un abito giallo d’ispirazione anni ’80, caratterizzato da una gonnellina a balze e rouche sulle spalle per un effetto decisamente vistoso ed esagerato.
All’interno della rivista è possibile leggere l’intervista rilasciata da Taylor, eccone uno stralcio:
“I miei libri preferiti sono quelli che fanno di più che raccontarti una storia. Non si limitano a descrivere un ambiente o a dipingere un’immagine. La scrittura che amo di più ti porta a vivere quella storia, ti colloca in quella stanza, ti fa provare le emozioni di quel bacio bagnato di pioggia. Puoi sentire il profumo dell’aria, ascoltare i suoni e percepire il tuo cuore battere all’unisono con quello del personaggio. È qualcosa che F. Scott Fitzgerald ha fatto così bene, riesce a farti uscire fuori dalla tua stessa vita per qualche momento. ”
“Penso che la musica, con la sua capacità di farti rivivere un ricordo dimenticato, ti regali la sensazione di un viaggio nel tempo. Ancora oggi, quando ascolto “Cowboy Take Me Away” dei Dixie Chicks, ricordo immediatamente me a dodici anni, seduta in una piccola stanza con pannelli di legno nella mia casa in Pennsylvania. Nel ricordo sto stringendo una chitarra, sto imparando a suonare e cantare allo stesso tempo. Sono convinta che “You Learn” di Alanis Morissette, “Put Your Records On” di Corinne Bailey Rae e “Why” di Annie Lennox abbiano effettivamente guarito il mio cuore dopo brutte batoste e delusioni “.
“Mi piace scrivere canzoni perché amo conservare i ricordi, è un po’ come mettere una cornice intorno a una sensazione che hai avuto una volta. Uso la mia nostalgia come ispirazione quando scrivo canzoni per lo stesso motivo per cui mi piace scattare fotografie. Mi piace essere in grado di ricordare i momenti belli e quelli brutti. Voglio ricordare il colore del maglione, la temperatura dell’aria, lo scricchiolio delle assi del pavimento, il momento esatto in cui il mio cuore è stato rubato, distrutto o guarito o reclamato per sempre.”