Stephen Collins nei guai: accusato di avances sessuali a minori

Stephen Collins Stephen Collins nei guai: accusato di avances sessuali a minori

Foto: @Chris Delmas/ kikapress.com

Boom! Una bomba è scoppiata nella famiglia più amata d’America, parlo di quella protagonista del serie Tv “Settimo Cielo“.

La notizia è freschissima e molto delicata, ma a quanto pare su TMZ è data per certa: Stephen Collins, il reverendo/ padre del telefilm, è stato accusato di pedofilia e, a quanto pare, avrebbe pure confessato.

L’indiscrezione è trapelata dal materiale probatorio presente nella causa di divorzio tra Collins e l’ex moglie, la star dei “Visitors”, Faya Grant.

La Grant avrebbe segretamente registrato una seduta di terapia nella quale il marito confessa di aver molestato una bambina nel 2012 e di aver abusato ,o comunque di essersi esposto con diverse minorenni.

Ma non è tutto, sul nastro Collins snocciola una vera e propria lista di minori coinvolte e, in particolare, racconta di una 11enne newyorkese, parente della sua prima moglie, riguardo alla quale aggiunge le modalità con cui è avvenuto l’approccio, dettagli che vi risparmio volentieri. La stessa bambina, poi, subì le avances di “Eric Camden” anche negli anni successivi.

Tali avances, comunque, non sono mai state “consumate” concretamente a causa dell’impotenza di Collins, tanto che la squadra della NYPD che si occupa della questione ha fatto sapere che si indaga per “Inadeguato contatto sessuale con minorenni”.

Sulla vicenda la star di “Settimo Cielo” tace, a noi, invece, resta l’amaro in bocca.

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11 commenti

11 commenti a “Stephen Collins nei guai: accusato di avances sessuali a minori”

  1. leah ha scritto:

    Quindi è profilo e pure impotente?!?! Grazie a Dio che ce l’ha che non gli funziona altrimenti si sarebbe spinto ben oltre le avances. A questo punto spero lo sbattano in prigione e buttino via la chiave ( ma la moglie denunciarlo anni fa invece di aspettare la causa di divorzio?)
    P.s. Si chiama Eric Camden, non Cameron

  2. leah ha scritto:

    Pedofilo non profilo

  3. Fiocco ha scritto:

    Ma se la registrazione è avvenuta durante una seduta di terapia come mai lo psicologo che li aveva in cura non l’ha denunciato? Per questo tipo di cose il segreto professionale non esiste.
    E dubito fortemente che in quell’ambiente nessuno fino ad oggi sapesse niente.
    In ogni caso, se così fosse, io lo chiuderei in cella con i genitori delle bambine; così, giusto per vedere come va a finire.
    Ps: Ma solo io non sapevo dell’impotenza oppure è un dettaglio emerso adesso?

  4. Berta ha scritto:

    Ma te la sei inventata tu questa regola? Certo che esiste il segreto professionale; anche in questo caso…

  5. Fiocco ha scritto:

    Assolutamente no. In Italia ad esempio, si è obbligati nel momento in cui si ricoprono ruoli di pubblico ufficiale o di incaricati di pubblico servizio e credo che anche in America ci siano delle leggi apposite. Per dire, i pedofili schedati non possono abitare nelle vicinanze di scuole, parchi e altri luoghi in cui vi sono dei bambini. Per cui, credo, che sulla base di ciò lo psicologo avrebbe dovuto dirlo.

  6. Macbeth ha scritto:

    Sì ma quello è un discorso diverso. E’ il pedofilo che è riconosciuto come tale (e infatti non può abitare vicino a luoghi abitati dai bambini,come hai detto tu),ma lo psicologo è tenuto al segreto professionale sempre e comunque,proprio come medici e avvocati. L’eccezione si può fare nel momento in cui uno dice di voler fare del male a una o più persone in un immediato futuro (per esempio se lui avesse detto:”Voglio molestare Nome Cognome,allora lo psicologo avrebbe avuto l’obbligo morale di denunciarlo),ma solo in quel caso poichè la minaccia consiste realmente in quel momento. Ma se lui dice,come presumo abbia fatto, “In passato ho molestato Tizia,Caia e Sempronia,ma ora non lo faccio più”,allora lo psicologo (pur sapendo che probabilmente non è vero,che lo rifarà) non può dire niente,altrimenti rischia di essere radiato dall’albo,pur avendo fatto un’azione giusta.

  7. Fiocco ha scritto:

    Questo non lo sapevo. Grazie del chiarimento 🙂

  8. tihaia ha scritto:

    in california lo psicologo è tenuto ad avvertire le autorità se è a conoscenza di un fatto che metterebbe in pericolo altre persone. in questo caso non c’è più segreto professionale. ma tocca a lui giudicare se la persona rappresenta sempre un pericolo.

  9. Berta ha scritto:

    Quello che dici tu, vale nelle strutture sanitarie pubbliche, ma se si va in privato, lo psicologo/psichiatra è tenuto al segreto professionale, anche quando derivino per il paziente delle conseguenze di tipo penale. Infatti è uno dei soggetti per i quali il codice di procedura penale, prevede l’eccezione. Il medico è tenuto al segreto e al segreto può appellarsi per non parlare, anche in un’aula di tribunale.

  10. cat ha scritto:

    Povere bambine…

  11. Pepi ha scritto:

    Calato perfettamente nella parte del prete, và.

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