Quando parliamo di Shia Labeouf non è (quasi) mai per raccontare delle sue ultime fatiche lavorative, ma nella maggior parte dei casi è per raccontare la sua nuova marachella e questa volta non ci sottraiamo a questa stramba “tradizione”.
Il protagonista di “Transformers” è stato arrestato nei giorni scorsi difronte al Museum Of The Moving di New York, al termine di una lunga giornata di proteste contro il nuovo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Dedito all’ arte ormai da qualche anno, l’ attore ha organizzato proprio presso il museo di New York un’ installazione cha sarà attiva 24 ore su 24 per tutti e quattro gli anni in cui Trum governerà gli USA. Il titolo dell’ installazione è He Will Not Divide Us (Lui Non Ci Dividerà) e prevede che chiunque possa andare al Museoum Of The Moving per gridare proprio “He Will Not Divide Us”, difronte ad una telecamera sempre accesa.
L’installazione ha finito per attirare così tante controversie e litigi che, alla fine della giornata, le forze dell’ ordine si sono viste costrette ad intervenire arrestando proprio Shia che, nel frattempo, ha documentato tutto con la sua telecamerina.