Sempre impegnato nella promozione di “Eclipse”, Robert Pattinson posa sulle pagine della rivista francese Première.

Questa volta a farla da padrone non è il servizio fotografico ma l’intervista di Rob, della quale vi riporto come sempre le parti più interessanti.

Première: L’ultima volta che abbiamo parlato stavi girando “New Moon”. Eccoci di nuovo qui, un anno dopo, per l’arrivo di “Eclipse”. Faccio fatica a stare dietro ai vostri tempi…
Robert Pattinson: Ci sono stati solo due mesi di pausa tra “New Moon” e “Eclipse”, durante i quali ho girato “Remember me”. E’ andato tutto così velocemente, mi sono sentito come se non avessi mai spesso di girare “Twilight”, ma allo stesso tempo mi sono sentito un po’ perso quando abbiamo iniziato a lavorare sul set di “Eclipse”. Non ho avuto avuto tempo di prepararmi quindi ci ho messo qualche settimana prima di essere pronto.

P: Cosa ti aspettavi dal nuovo regista David Slade? E’ stato diverso da come te lo aspettavi?
RP: Non sapevo cosa aspettarmi da un regista specializzato in film più maturi, che non è spaventato dalla violenza esplicita. […] David ha detto chiaramente cosa voleva ed era un lavoro diverso da quello fatto da Catherine e Chris.

P: Del tipo?
RP: “Eclipse” introduce molti nuovi personaggi. […] “Twilight” era incentrato sulla storia d’amore tra Edward e Bella, “New Moon” sul rapporto tra Jacob e Bella con Edward in disparte. “Eclipse” dà la possibilità ad ogni personaggio di avere il proprio momento, lo spettro è più ampio. Questo film poi è più ritmato con scene d’azione e meno concentrato sui pensieri del singolo.

P: Se interpretassi qualcuno serio come Edward Cullen per mesi, alla fine vorrei stemperare la tensione accumulata, magari ubriacandomi.
RP: Ma bevo già sul set! *Ride* Seriamoente, quando ho finito di girare “Twilight” ero subito al lavoro con un altro film quindi non ho avuto il tempo per staccarmi da tutto questo. Quando ad inizio Maggio ho dovuto rigirare alcune scene di “Eclipse” appena finite le riprese di “Bel Ami” ero completamente perso… Non riuscivo a perdere il mio accento, a ritrovare i segni del personaggio… Ma appena mi hanno messo il trucco e le lenti a contatto, mi è tornato tutto. Per la prima volta ho capito che mi era mancato un personaggio e che mi sentirò davvero strano quando la saga finirà.

P: Hai detto che l’essere una celebrità apre delle porte ma ne chiude altre. Quali avresti voluto che rimanessero aperte?
RP: Vorrei non essere così paranoico quando incontro nuove persone. Quando cammino per strada ho paura di incrociare lo sguardo di qualcuno che mi riconosce. Devo sempre nascondermi. Di conseguenza ho una vita strana, non posso essere aperto come vorrei. Comunque si impara col tempo, negli anni ho capito sempre meglio come gestire la situazione, ora sono più a mio agio rispetto a quando uscì “Twilight”. Arrivi ad un punto in cui devi decidere: o diventi un recluso e giri le spalle a tutta l’umanità oppure impari ad accettare questa situazione.

P: Sembri più rilassato dell’anno scorso..
RP: Lo sono. Sto iniziando a girare questo nuovo film che mi piace molto e ne ho appena finito uno che adoro. E so che queste cose non sarebbero successe così velocemente se non ci fossero stati i fans che mi seguono ovunque o le persone che mi riconosco per strada, per essere onesto.