Robert Pattinson è il protagonista del nuovo numero di “The Hollywood Reporter“: il magazine ha dedicato alla star di “Twilight” una cover che riassume quella bellezza misteriosa che tanto piace alle sue fan, ma pure una lunga intervista intervallata da scatti ispirati a James Dean.
Intervista che parte, ovviamente, con domande sul film che l’ha lanciato nel firmamento hollywoodiano, un film che l’ha messo a dura prova anche fisicamente soprattutto se pensiamo che all’epoca dei provini aveva 21 anni mentre il vampiro Edward è un eterno teenager.
“Stephanye (Mayer) mi diceva: Devi andare ad incontrare i produttori, ma prima raditi almeno 20 volte!”
Il consiglio a quanto pare ha funzionato, visto che Robert ha ottenuto la parte, acquistando così una popolarità talmente grande ed incontrollabile da averlo costretto a modificare la sua vita.
“Non ricordo di esser stato in un posto diverso per ragioni che non fossero lavorative”, ha spiegato. Ed ha aggiunto: “Non riesco più nemmeno a ricordare come era la mia vita di prima”.
Pattinson comunque ha voglia di scrollarsi di dosso l’immagine del vampiro immortale, affascinante e misterioso che l’ha lanciato e racconta al magazine della sua vita da attore, una vita capace di mettere costantemente alla prova chi sceglie di farne parte. Non bastano i 20 milioni di dollari percepiti per l’ultimo capitolo della saga che gli ha concesso fama internazionale a garantirgli un ruolo da protagonista per le prossime pellicole: Robert partecipa ancora a temutissimi casting prima di essere scritturato per un film.
“Odio le audizioni. Io non riesco a farle. Sono così nervoso, tanto nervoso da essere incapace di fare alcunchè. In quei momenti sono pessimo e dopo mi sento in modo orribile.”
Tuttavia la voglia di recitare è più forte del nervosismo pre-audizione, tanto che Robert non ha voluto esimersi da un provino di tre ore pur di aggiudicarsi il ruolo da protagonista in “The Rover”, pellicola presentata durante l’ultimo Festival di Cannes e che l’ha portato a vivere per 41 giorni in un container posizionato nel deserto australiano, tra mosche e caldo asfissiante, poco male per un tipo solitario e schivo come lui.
Per vederlo all’opera dovremo attendere fino al prossimo giugno, intanto, però potete gustarvi lo shooting nella gallery qui sotto.
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Le foto sono molto belle e lui è innegabilmente affascinante, soprattutto quando si tiene curato, ma per l'intervista io gli risponderei... "Hai voluto la bicicletta?? PEDALA!"
Ahaha concordo ;)!