Foto via Vanity Fair

Per il numero di novembre Vanity Fair ha scelto di puntare sulla sensualità di Rihanna affidandole il compito di interpretare la cover che vedremo nelle edicole americane il 13 ottobre.

La star di “Diamonds” si è concessa perciò in uno shooting decisamente hot ed ha accettato di aprirsi completamente in un’ intervista molto toccante incentrata sul suo rapporto con Chris Brown culminata, nel 2009, con una denuncia per violenze domestiche.

“Ero convinta al 100% di poter cambiare Chris Brown. Ero molto protettiva nei suoi confronti e pensavo che la sua personalità non fosse capita dalle persone. Ma si sa, capisci solo dopo che in quella situazione tu sei il nemico di te stessa. Vuoi il meglio da loro, ma la tua presenza li mette difronte ai loro fallimenti, i momenti più brutti della loro vita e anche se ti dicono che sono convinti di poter cambiare infondo sono convinti che tu non possa meritarti quello che loro hanno da darti. Per me è cambiato tutto quando mi sono resa conto che ero stupida a pensare di poterlo cambiare. Certe volte basta prendere le distanze, andare via. Oggi posso dire che non lo odio, che lo avrò a cuore per tutta la mia vita. Non siamo più amici, certo, ma non posso neppure dire che siamo nemici. Semplicemente ormai non abbiamo più alcun tipo di rapporto.”

Sulle violenze domestiche denunciate alla Polizia con tanto di foto che testimoniavano i colpi ricevuti:

“Non ne ho mai capito il motivo… Non capisco perchè la vittima debba essere punita più e più volte. Non posso dire di aver superato la cosa perchè per me il ricordo è ancora vivo. Un sacco di donne e di ragazze stanno passando attraverso queste cose. E anche un sacco di giovani ragazzi. La violenza domestica non è sicuramente uno di quegli argomenti da nascondere sotto il tappeto, perciò non posso dire che non hanno rappresentato nulla per me perchè sarebbe come minimizzare la cosa. Però posso dire che quanto hai subito violenze non hai voglia di ripensarci, vorresti fingere che non sia successo perchè parlarne una o 200 volte è come continuare ad essere punita.”