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Ieri sera Matthew McConaughey è stato il protagonista indiscusso degli American Cinematheque, kermesse che si occupa di premiare ogni anno l’attore o l’attrice che durante l’anno si è distinto per il proprio contributo all’arte cinematografica.

Dopo aver portato a casa l’Oscar grazie a “Dallas Buyers Club”, continua a portare a casa nuovi premi e quello di ieri sera andrà quindi ad aggiungersi alla sua nutrita collezione.

A supportarlo durante l’evento non soltanto sua moglie Camila Alves, ma anche le colleghe che lo hanno accompagnato sul grande schermo nel corso degli anni: da Jennifer Garner, co-star proprio nel film che gli è valso l’Oscar, ma anche Reese Witherspoon, Kate Hudson, Jessica Chastain e Anne Hathaway.

Proprio il suo matrimonio con Camila è al centro dell’intervista che Matthew ha rilasciato a GQ per il numero di novembre:

 “Sono dovuto arrivare al punto in cui il matrimonio mi è sembrato qualcosa in più che un ‘dovere'” ha raccontato “Ne avevo molta voglia. Sai, non volevo che fosse un punto d’arrivo, la cosa divertente è che ci siamo buttati insieme in questa avventura”.

L’attore ha poi aggiunto qualche dettaglio su come sia arrivato alla conclusione che il matrimonio fosse proprio quello che più desiderava in quel momento:

 “Ne abbiamo parlato dal punto di vista spirituale. Abbiamo letto e parlato molto con gente che aveva divorziato, ma anche con gente che era ancora felicemente sposata. Abbiamo parlato anche col nostro pastore. Alla fine abbiamo capito: ‘Buttiamoci’ ci siamo detti ‘Andiamo e stringiamo questo patto: tu, io e Dio'”

Il resto è storia nota.