La battaglia legale intentata da Kylie Minogue contro la prezzemolina Kylie Jenner è giunta finalmente al capolinea e ad avere la meglio è stata proprio la cantante australiana.
Oggetto del contendere il marchio “Kylie“, utilizzato dalla star di “Can’t Get You Out of My Head ” già a partire dal 1996 e “rubato” dalla figlia di Kriss Jenner che, 18 anni dopo, ha ben pensato di registrare il suo nome di battesimo per ottenerne benefici economici, ma soprattutto protezione in caso di uso inappropriato.
La Minogue, dal canto suo, non ha affatto gradito la cosa asserendo che, l’ uso del marchio “Kylie” da parte della signorina Jenner, rischia di confondere il suo pubblico che, da ormai 22 anni, è abituato a riconoscere proprio attraverso quel nome la star della musica australiana.
Per il momento, quindi, la bionda australiana, appena tornata single dopo la rottura con Joshua Sasse, può festeggiare, ma la piccola Kylie potrebbe darle presto nuovi grattacapi: i suoi legali, infatti, hanno già annunciato di essere pronti a ricorrere in appello.