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Kristen Stewart si racconta su “Il Corriere della Sera”

Foto: @ Instagram/ Jillian Dempsey

Di recente Kristen Stewart ha accettato di parlare a “Il Corriere della Sera” della sua ultima fatica professionale, il nuovo adattamento cinematografico di “Charlie’s Anglel“, in uscita nelle sale il prossimo novembre.

L’attrice ha spiegato i motivi che l’hanno spinta ad accettare la parte di Sabina Wilson e ci ha offerto una panoramica su quanto dovremo aspettarci sulla pellicola diretta da Elizabeth Banks:

“Ho accettato la parte perché il film rappresenta l’ottica di una nuova generazione femminile al lavoro e in azione. È diretto e interpretato da una donna, Elizabeth Banks, che è anche sceneggiatrice e coproduttrice. Il team è vario. Ci saranno diversi Bosley, il misterioso boss delle Angels. Nella vita ci sono i sì e i no. Le donne di Charlie’ s Angels sanno dire sì e no e agire. Lo dico perché sin da giovanissima sono oggetto della curiosità altrui.”

Kristen ha apprezzato l’audacia con cui il film affronta temi attuali:

 “Il film susciterà reazioni controverse perché affronta temi attuali: la ricerca di identità, la confusione o mescolanza senza etichette dei sessi: chi è maschio, chi è femmina, chi è tutti e due. Ma la parola bisessuale non mi piace, preferisco l’ aggettivo fluido. Il film ha una verità e racconta quanto sia arduo etichettare le esperienze più complesse della natura umana. Pone anche un interrogativo: la realtà imita la fiction o la fiction si sostituisce alla realtà?”

Cresciuta sotto i riflettori, la star di “Twilight” racconta di amare l’arte in tutte le sue sfaccettature:

“Sono cresciuta nell’industria del cinema: mia madre scrive storie e dirige film, mio padre è un manager e produttore per la televisione e non solo. Da bambina ho avuto i miei primi riconoscimenti ma in realtà io volevo diventare una scrittrice e una regista, non essere al centro di molte attenzioni come attrice, poi dipingo. È un altro modo di pensare, di tradurre le proprie idee, di immergersi nella propria realtà e di guardare quella degli altri”.

Alessandra:
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