Julianne Moore è tra le celebrity americane più coinvolte nella lotta alla revisione della legge sulle armi.
La star di “Still Alice“, che proprio lo scorso ottobre aveva lanciato la Everytown Creative Council, una campagna che punta ad ottenere un maggior controllo nella compra-vendita delle armi, all’ indomani della strage di Orlando è tornata a tuonare contro il governo americano, reo di continuare a tergiversare sull’ argomento nonostante il fiume di sangue che continua a scorrere imperterrito:
“Quanta gente deve ancora essere uccisa prima di agire come nazione contraria all’ uso delle armi?” ha scritto amareggiata la 54enne su Twitter.
Lo scorso ottobre, dopo l’ennesima strage in un college dell’ Oregon, Julianne aveva auspicato una revisione della legge sull’ uso delle armi argomentando che:
“Come cittadina americana posso dire che siamo tutti sconvolti ed addolorati per la perdita di vite umane e per l’ aumento quotidiano di violenza armata nel nostro paese.” Ed aveva continuato “Noi crediamo che il secondo emendamento e la sicurezza nell’ uso delle armi si escludano a vicenda e come comunità creativa vogliamo fare tutto il possibile per la sicurezza dei nostri concittadini, perciò speriamo che anche altra gente si unisca a questo movimento.”
Da allora, però, nulla è cambiato e da lunedì sera l’ America piange per la morte di altre 50 persone.