Jennifer Lopez è la protagonista del numero di Settembre della rivista Glamour.

Nell’intervista rilasciata al giornale, della quale vi riporto qualche stralcio, la cantante parla dei suoi figli e ovviamente del marito Marc Anthony, con il quale ha festeggiato da poco il sesto anniversario di matrimonio.

Fantasia e realtà:

“Mi piace mantenere una certa dose di fantasia nella mia vita, anche a casa. Ho un’acconciatura perfetta e il trucco anche lì? No. Ma potrei ad esempio indossare un bel vestito”

Sulla cucina:

“Marc non sa cucinare, ma qualche volta fa il tacchino. A me piace cucinare cibo portoricano. E’ così che sono cresciuta: riso, fagioli, carne e un po’ di cibo italo-americano. So come muovermi in cucina e ci piace questa normalità, perché non ne abbiamo molta. Siamo una famiglia un po’ zingara sempre in viaggio.”

Sul suo periodo di pausa dopo la maternità:

“E’ stato grandioso, ed è stato sicuramente rinvigorente per la mia carriera. Non era una cosa programmata. Nella mia mente pensavo di tornare al lavoro subito dopo la nascita dei bambini. Ma poi non riesci. Anche adesso, è difficile per me lasciarli alla mattina. E’ una tortura. Poi penso ‘Sono via da ore. Si staranno chiedendo dove sono? Sapranno che li amo tantissimo e che sto pensando a loro?'”

Sull’essere genitore:

“Io sono quella che dà regole a tutti, del tipo, ‘Vai a letto a quest’ora’, ‘Mangia questo’… Qualcuno l’altro giorno mi ha chiesto se amo ancora lavorare. Ho risposto ‘Lo faccio solo più velocemente’. Non è più ‘Vai allo studio, vai fuori a cena, riposa’. Non ho più tutto quel tempo.”

Sui rimpianti nella sua vita:

“Non rimpiango niente di quello che ho vissuto. Ho avuto alti e bassi, alcuni super alti e altri super bassi. Ma mi ritengo così fortunata che non potrei mai sperare che qualcosa non fosse successo. Fa parte di quello che sono. Non c’è niente di così terribile nella mia vita. Sì, sicuramente ci sono delle cose per le quali penso ‘Ewwww’, ma niente che i miei figli [Max e Emme] non possano scoprire. Non ci sono segreti per loro.”