E’ una Jane Fonda che non t’ aspetti quella che si è raccontata sulle pagine del nuovo numero di “The Edit“, intervistata dall’ attrice Brie Larson.
L’ attrice, che negli anni ’80 era diventata popolarissima grazie ai suoi video di workout casalinghi, non ha mai nascosto la sua adesione al pensiero femminista e, proprio per riuscire a smuovere il pensiero delle donne di tutto il mondo, all’ età di 79 anni ha voluto rivelare per la prima volta la pagina più difficile del suo passato.
“Per dimostrarvi la gravità del patriarcato sulle donne ho deciso di confessare che sono stata stuprata, abusata sessualmente da bambina e sono stata licenziata perché non volevo andare a letto col mio capo. Ho sempre pensato che fosse colpa mia, perchè non ho detto o fatto niente.”
Jane ha voluto condividere la sua storia con la giovanissima Brie perchè impegnatissima sul fronte femminista hollywoodiano.
“So che ci sono bambine che vengono violentate senza nemmeno sapere cosa succede. Pensano ‘Forse è successo perché ho detto un no nel modo sbagliato‘. Una delle cose più importanti che ha fatto il movimento femminista, è stato liberare le donne da questo senso di colpa. Non è colpa nostra. Siamo state violate e non è giusto.” ha spiegato la star di ‘Quel Mostro di Suocera‘ “Sono cresciuta negli anni Cinquanta e ci ho messo un po’ per far entrare il femminismo nella mia vita. Gli uomini della mia vita sono stati meravigliosi ma erano vittima di un sistema patriarcale e io mi sono sempre sentita sminuita. Poi ho capito che non sarei più stata disposta a dimenticare me stessa per piacere a un uomo. Ho abbracciato il movimento femminista da single quando ho visto ‘I Monologhi della Vagina’. Mentre ridevo, il pensiero femminista passava dalla mia mente al mio DNA”.