X

Britney Spears chiede di essere liberata dalla tutela del padre

Foto via web

Ieri pomeriggio Britney Spears ha parlato per la prima volta in 13 anni davanti al tribunale per chiedere la sua liberazione dalla tutela del padre Jamie Spears.

La cantate ha parlato ininterrottamente per 30 minuti durante un collegamento a distanza con la Stanley Mosk Courthouse di Los Angeles, invocando la fine di un regime di tutela che al quale è sottoposta sin dal suo crollo mentale nel 2008.

“Sono stata in stato di shock. Sono traumatizzata” ha detto la 39enne durante la sua udienza “Voglio indietro la mia vita.”

Britney ha raccontato un episodio risalente al 2018 quando, durante il suo residency a Las Vegas, fu costretta a esibirsi contro la sua volontà:

“Il mio  management mi ha detto che se non avessi portato avanti il tour avrei fatto bene a cercarmi un avvocato. Quando sono scesa dal palco di Las Vegas mi hanno dato un foglio da firmare. Erano minacciosi, mi sono spaventata. Non sono riuscita a trovare il mio avvocato, così ho continuato a lavorare.”

In quel periodo la cantante fu sottoposta a nuove cure mediche da parte del suo terapeuta che, d’accordo col padre, abolì la sua solita terapia farmacologica sostituendola col litio, una sostanza che la fece sentire come sotto effetto di sostanze stupefacenti, tanto da aver bisogno di un gruppo di sei infermiere che si occuparono di tenerla sotto controllo per tutto il giorno. Il culmine arrivò qualche settimana dopo quando fu costretta al ricovero in una struttura di rehab.

La star di “Baby One More Time” ha parlato anche della maternità e di come non abbia alcuna voce in capitolo nella gestione dei suoi figli: “Se non facessi i miei incontri o se non lavorassi 10 ore al giorno non mi farebbero vedere i miei figli.”

“Ho mentito al mondo per anni dicendo di stare bene e di essere felice. È una bugia. La verità è che non sono felice, non riesco a dormire. Sono arrabbiata, sono depressa e piango ogni giorno.”

Britney ha spiegato di essere intenzionata ad avere un altro bambino, ma di non essere nelle condizioni di poter prendere autonomamente la decisione di rimuovere la spirale.

Alessandra:
Related Post