Io c’ero ed ecco qualche mio commento

Il concerto è stato assolutamente spettacolare, in tutti i sensi che questo termine comporta: Justin, i ballerini, le coriste e i musicisti regalano uno show che non si dimentica. Non sto qui a spiegarvi quanto bene balli Justin (il ragazzo è veramente ai livelli di Michael Jackson!) ma posso dirvi che suda come un cammello.
Justin prova a parlare italiano più di quanto molte altre star arrivate nel nostro paese abbiano fatto. Non sono molte le parole che riesce a dire (non mancano i cliché sul cibo nostrano) ma la pronuncia stranamente non suona ridicola. Conclude ammettendo che “il mio italiano fa schifo!”

Lati negativi:
– Il palco: non mi è piaciuta per niente la struttura, una sorta di croce con la parte al centro rialzata rispetto al resto. Praticamente gli unici che riescono a vedere lo show in ogni sua parte sono quelli in poltronissima o quelli parecchio in alto sul lato lungo del palazzetto. Non era questo il mio caso visto che io sono tra quelli convinti che il concerto o te lo fai nel parterre o te lo guardi in televisione. Ma gli sbattimenti del parterre non sono premiati da Justin, e qui arriviamo all’altro lato negativo.
– Da che mondo è mondo se c’è una zona privilegiata con braccialetti sotto il palco se la prende chi arriva prima nel parterre, e non chi compra dei biglietti super-speciali.

Note:
Molto bello anche il dj set di Timbaland che a metà concerto fa riprendere fiato a Justin sparando un suo mix che si conclude ovviamente con “Give it to me”. Uno spazio è dedicato all’Aaliyah Memorial Fund.

Natasha Bedingfield apre il concerto. Non sapevo ci fosse lei prima e sono rimasta stupita che una cantante del suo calibro per fare un tour debba aggregarsi a Justin. Una voce stupenda.

EDITO e aggiungo: sono rimasta un po’ stupita anche dall’età media delle persone presenti al concerto, sicuramente molto più alta di quanto mi aspettassi

[Ciò che rimane del mio biglietto]